Bosch ha annunciato di aver sviluppato un nuovo sistema di gestione degli scarichi diesel. Tale sistema può ridurre le emissioni di gas smog ben al di sotto dei severi nuovi limiti stabiliti per l’Europa nel 2020.
Il colosso tedesco fattura 78 miliardi di euro l’anno, ha 402 mila dipendenti nel mondo e spende in ricerca e sviluppo 7,3 miliardi l’anno, quasi il 10 per cento del fatturato.
La nuova tecnologia fa miracoli perché utilizza una combinazione di iniezione di carburante, un nuovo sistema di gestione del flusso d’aria per il ricircolo dei gas di scarico e una gestione intelligente della temperatura senza ulteriori componenti aggiuntivi.
In questo modo si abbassano le emissioni di ossido di azoto a un decimo dell’importo fissato dai limiti più severi per l’Europa. I risultati sono costanti a prescindere dalle condizioni di guida, dalle condizioni meteorologiche o dall’aggressività del pilota nei confronti del pedale del gas.
Il tutto per una “cosa” pronta per essere montata in serie su gran parte delle nuove auto.
“I motori a combustione, sia alimentati a diesel che a benzina – spiega il CEO Bosch Volkmar Denner – emetteranno presto così poco di particolato e ossidi di azoto che non avranno alcun impatto significativo sull’aria”.
Spiega Volkmar : “Per chiunque abbia un interesse pragmatico e non ideologico a migliorare l’aria nelle nostre città, i motori diesel e il loro ulteriore sviluppo tecnologico saranno ovviamente parte della soluzione.
Dopo questa riabilitazione ecologica, il diesel può ripartire: non sono i motori a combustione a essere resi obsoleti, ma il dibattito sulla loro fine imminente”.
C’è chi blocca le Euro 6 diesel e non le Euro6 a benzina, equiparando i modernissimi motori a gasolio con i primi modelli che inquinavano come carri armati.

Va anche detto che Bosch è anche il più grande fornitore di tecnologia per le auto elettriche al mondo.